Lettera di Carlo Castoldi  su via Einstein

Il nostro comitato di cittadini residenti in zona 4, prevalentemente in abitazioni limitrofe al giardino della ex Scuola Tito Livio di Via Einstein 6, ma anche in tutto il quartiere, si sta battendo da tempo contro le dimensioni del progetto che il Politecnico di Milano e la sua Fondazione , della quale pochi giorni fa il Comune di Milano è venuto a far parte quale Socio Fondatore (!?!), si accingono a realizzare per 208 posti letto più servizi vari (palestra e sala fitness, sala musica, sala informatica, luoghi comuni . posteggi, aree tecniche, piani tecnici e quant’altro).Gli alloggi sono trilocali con cucina e servizi che ospiterebbero ciascuno 2 o 1 persona . Per il 50 o 60 % le persone alloggiate dovrebbero essere “studenti fuori sede del Politecnico  non abbienti e meritevoli” ( e su questa lodevole iniziativa saremmo tutti d’accordo) , mentre il restante 40 o 50% della costruzione verrebbe destinato a “soggetti accuratamente selezionati dal Politecnicodi Milano”.Chi siano costoro e con quali diritti e modalità verranno alloggiati non appare affatto chiaro . In ogni caso la metà circa della costruzione è a loro destinata e questo fa sì che le dimensioni della costruzione diventi intollerabile per dimensioni, cubatura e altezza dei tre edifici programmati. La cubatura diventerebbe un multiplo rispetto a quella della Scuola Media che verrebbe demolita per far posto all’ecomostro, e  la cementificazione porterebbe alla distruzione del giardino con alberi d’alto fusto pregiati (Cedri del Libano , Conifere, Magnolie, platani ecc.) e piante (pruni,oleandri, forsitiae ecc.) anche sessantennali della ex Scuola Media.

Le costruzioni, a ridosso delle abitazioni limitrofe, toglierebbero sole, luce, verde, aria, tranquillità, ai loro residenti e agli studenti e professori del Liceo Einstein antistante, limitandone anche le possibilità di parcheggio. Il Politecnico, che ha ottenuto in concessione dal Comune di Milano l’area per 30 anni, rinnovabili, nonché la variazione di destinazione d’uso e il permesso di demolire la Scuola Media, asserisce che il ridimensionamento delle cubature o la costruzione, anche di un solo piano, nel sottosuolo renderebbe antieconomica l’”operazione” che è finanziata per la quasi totalità dallo Stato (MIUR). In realtà dimezzando il progetto il finanziamento per l’Edilizia Universitaria in via Einstein verrebbe solo ridotto e il resto del finanziamento potrebbe essere utilizzato per ristrutturare edifici già del Patrimonio Edilizio del Comune di Milano, anche più  vicini alle due sedi del Politecnico di Milano, che potrebbero “ovviare” alle necessità economiche e di residenzialità dello stesso Politecnico.

Vi chiediamo di aiutarci nella nostra giusta, razionale e civile battaglia perché realizzare un ecomostro, anche se per uno scopo condivisibile, con modalità al di fuori del buon senso e delle regole che questa stessa Amministrazione Comunale ha varato (“su quanto si demolisce non si costruisce un metro cubo in più di cemento”), modalità che penalizzerebbero però gravemente moltissimi cittadini della zona 4, è profondamente ingiusto e sbagliato.

C.M. Castoldi , per il comitato di cittadini contro la costruzione di un ecomostro in via Einstein 6 Milano zona 4.    

Il movimento 5 stelle Milano dice NO al progetto della residenza universitaria di Via Einstein per le seguenti ragioni:

1. Il territorio del comune di Milano è già seriamente compromesso in ragione della scarsità di aree libere, aree verdi.
2. Nel comune di Milano esistono molti edifici abbandonati anche di proprietà pubblica che potrebbero essere riqualificati destinandoli a residenze universitarie
3.  Il PGT approvato prevede ,nostro malgrado, molte aree su cui è prevista l'edificazione e su cui in seconda analisi potrebbe essere trasferita la residenza universitaria
4. Le dimensioni dell'edificio in progetto sono abnormi se riferite all'area su cui lo si vuole erigere 
5. Le dimensioni del progetto derivanti da fattori legati alla sostenibilità economica da parte del Politecnico sono 
6. La scuola ha una sua dignità architettonica che potrebbe essere conservata riqualificando i due immobili utilizzandoli per altri scopi sociali
7. Attualmente l'area della scuola elementare abbandonata è un polmone verde per l'intero quartiere, in primavera la flora è rigogliosa ed è popolata in modo spettacolare da numerose specie di volatili
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